domenica 23 marzo 2008

PARLAMENTINO:presidio tra i presidi della democrazia partecipata!


Dall'articolo "Il presidio" sul settimanale CARTA in edicola:

“Il territorio di Falconara Marittima, in Provincia di Ancona, è aggredito da diversi impianti: la raffineria Api o il progetto Quadrilatero, meglio conosciuto come Pav (Piano di area vasta), un megaintervento fatto di reti viarie, centri commerciali e industriali che coinvolge Marche ed Umbria.
E' un fiorire di comitati, associazioni e piccoli presidi. Il "Parlamentino" nasce nell'agosto del 2007, sotto la spinta dei comitati che sentono l'esigenza di un libero confronto. "dopo la spaccatura all'interno della maggioranza comunale - dice Carlo Brunelli, candidato sindaco alle prossime comunali per la lista civica - fra chi si oppone alla nascita di due nuove centrali termoelettriche all'interno della raffineria. Le riunioni si svolgono nella scuola che si trova nella piazza centrale del paese. Non ci sono appuntamenti fissi: quando qualcuno sente l'esigenza di discutere o raccontare qualcosa, ci si riunisce con il passaparola via e-mail ma anche con il volantinaggio.”

di spalla un riferimento al sito:

Falconara
“Il blog del Parlamentino di Falconara (
http://parlamentofalconara.blogspot.com) "è uno spazio libero sulle questioni di Falconara Marittima e i commenti vanno utilizzati per informare la gente sulle singole questioni locali" si legge sul sito.”

martedì 4 marzo 2008

sospensione parlamentino

L’Assemblea cittadina del PARLAMENTINO DEI FALCONARESI tenutasi presso il Centro Culturale Pergoli di Falconara M.ma il giorno 8 Febbraio 2008 alle h. 21,30 ha deliberato all’unanimità quanto segue:

1) La Petizione popolare a sostegno della VERTENZA FALCONARA ha raccolto il consenso di 2.616 cittadini falconaresi e sarà protocollata e consegnata al Presidente della Regione Marche, al Presidente della Provincia di Ancona ed al Commissario Prefettizio al Comune di Falconara M.ma.

2) Le rivendicazioni della VERTENZA FALCONARA – contro la vendita di beni, spazi pubblici e strutture di pubblica utilità; affinchè la Regione Marche riconosca economicamente a Falconara il peso della presenza della raffineria Api e del ruolo di nodo logistico che svolge; affinchè la Regione Marche versi al Comune di Falconara parte delle tasse che incassa dalla raffineria API; affinchè la Regione Marche assicuri al Comune di Falconara il 10% dei finanziamenti previsti dai Fondi di Investimento del POR 2007-2013 – saranno consegnate a tutti i Partiti, Liste Civiche e coalizioni che si presenteranno agli elettori falconaresi affinché si esprimano se, incondizionatamente, sosterranno immediatamente o non sosterranno affatto le rivendicazioni dei falconaresi.

3) L’esperienza innovativa di democrazia partecipata concretizzatasi con la struttura spontanea chiamata PARLAMENTINO DEI FALCONARESI deve essere riconosciuta e formalizzata come organo consultivo dotato di propria autonomia da parte della prossima Amministrazione comunale di Falconara la quale, di concerto con le associazioni, i comitati ed i cittadini che hanno partecipato al PARLAMENTINO, dovrà elaborare un regolamento condiviso. Anche su questo punto si chiederà formalmente a tutti i Partiti, Liste Civiche e coalizioni che si presenteranno agli elettori falconaresi di esprimersi se, incondizionatamente, sosterranno immediatamente o non sosterranno affatto tale rivendicazione.

4) L'esperienza del PARLAMENTINO DEI FALCONARESI viene sospesa nel periodo elettorale per non dare adito a speculazioni partitiche circa la collocazione politica dei partecipanti e per non essere trascinato nella dialettica elettorale che è estranea alla sua natura. Il PARLAMENTINO DEI FALCONARESI si riconvocherà immediatamente dopo le elezioni comunali per verificare la prospettiva delle rivendicazioni sopraesposte. A tale proposito viene respinta nella maniera più netta ogni tentativo di mettere il PARLAMENTINO in relazione con partiti e/o liste civiche.


Quanto sopra è portato a conoscenza degli Organi di informazione, delle Amministrazioni locali, dei Partiti politici, delle Associazioni, dei Comitati dei cittadini e dei cittadini stessi.

lunedì 3 dicembre 2007

riflessioni dopo l'assemblea del 30 novembre

Alcune riflessioni sull’assemblea del 30 Novembre relativa alla VERTENZA FALCONARA.
In primo luogo le note positive:
1) ottima partecipazione di cittadini nonostante gli scarsi mezzi informativi del Parlamentino;
2) dimostrazione di coinvolgimento degli stessi cittadini alla VERTENZA FALCONARA;
3) volontà di continuare la Petizione Popolare e di arrivare, comunque, ad un incontro con il Presidente Spacca prima che il Consiglio regionale si riunisca per il bilancio.

Alcune note.
1) Non è vero che dall’assemblea di venerdì 30 è scaturita la volontà di un patto trasversale tra i consiglieri regionali per salvare Falconara. Se patto ci sarà esso individuerà nel bilancio regionale del 2008 risorse per tamponare qualche falla del disastrato bilancio comunale. E questo, appunto, non significa salvare Falconara! Infatti la VERTENZA FALCONARA chiede ben altro ed è per questo che si è dimostrata una rivendicazione politicamente scomodissima per i partiti proprio perché non chiede di tamponare il deficit finanziario alla loro maniera. O comunque, non solo alla loro maniera! Il continuo “buttare la palla” sul versante delle innegabili responsabilità politiche ed amministrative del buco di bilancio riduce il profondo disagio dei cittadini alla sola questione monetaria del bilancio comunale. Ciò significa scambiare l’effetto con la causa.
2) Invece con la Petizione popolare, che come Comitato proporremo di continuare alla prossima riunione del Parlamentino, ribadiamo che eventuali provvedimenti tampone, anno per anno, a soccorso di qualcosa del bilancio comunale (come per esempio il Visentini più volte ricordato dall’Assessore Amagliani) non risolveranno assolutamente il problema di bilancio di Falconara e la spada di Damocle della vendita di Beni Pubblici e della cementificazione del territorio prima o poi si abbatterà sulla vita dei Falconaresi sommandosi agli ulteriori sacrifici economici che saranno ancora chiesti ai cittadini (le parole di Lucchetti sono state chiarissime)!
3) Quello che i cittadini di Falconara stanno chiedendo con la VERTENZA FALCONARA non vuole essere capito tanto da chi governa quanto da chi sta all’opposizione. Eppure è semplice: per non subire un processo di desertificazione economica, sociale, culturale e per non assistere all’imbarbarimento della vita civile, Falconara deve poter avere gli strumenti per progettare e realizzare un futuro di TOTALE RIQUALIFICAZIONE! Dunque solo con il riconoscimento economico (indennizzo) dell’attuale ruolo di servizio che le è stato assegnato – con qualsiasi strumento che sia Legge Speciale o Provvedimenti Speciali o altro – Falconara ed i falconaresi possono farcela!
4) I partiti di governo e di opposizione non vogliono capire che la Regione Marche ha segnato per questa città alcuni destini infrastrutturali ed industriali a medio e lungo termine. Per salvare quello a cui nessuno ha dato ancora un destino (per fortuna) e per ragionare su questi beni senza il ricatto del debito, Falconara ed i Falconaresi hanno bisogno di vedere indennizzato tutto ciò a cui è stato assegnato un destino! Questi Beni comuni o spazi per fortuna ancora senza un destino delirante sono la spiaggia, la ex caserma Saracini, l’area della ex Liquigas e, naturalmente, le scuole e gli edifici pubblici che ospitano centri di aggregazione e centri culturali…per non dimenticare la ex Montedison!
5) Le esternazioni sulla stampa dei consiglieri regionali intervenuti (Lucchetti, Amagliani e Binci) e dell’On. Ciccioli ci confermano un dato su tutti: la VERTENZA FALCONARA fa paura ai partiti, a chi governa e a chi spera di poter governare ed è una paura trasversale che va da destra a sinistra. Poco importa se qualcuno sceglie di squalificare subito il progetto dei cittadini mascherandosi dietro il “confronto” oppure se qualcun altro affibbia “etichette colorate” ad uno strumento di discussione come il Parlamentino per paura che i propri elettori si confrontino anche con chi non lo vota!
6) Quando i cittadini, attraverso la democrazia partecipativa, coagulano interessi sociali locali inerenti la qualità della vita compressa ed avvilita da scelte economiche, territoriali, ambientali, infrastrutturali, quando dai cittadini del Parlamentino quelle scelte non vengono più riconosciute come portatrici di benessere e, anzi, foriere di disastri sociali ulteriori, essi vengono percepiti come “pericolosi” da chi governa e da chi tenterà di governare al posto dei primi. Eppure quei cittadini, noi tutti del Parlamentino, siamo tutt’altro che pericolosi…forse temerari poichè infastidiamo quel bacino elettorale economicamente potente che quasi ogni partito e sicuramente ogni schieramento include al suo interno e rappresenta (e che nelle scelte conta molto, molto di più dei cittadini “normali”).

Loris Calcina (comitato quartiere Villanova)

mercoledì 28 novembre 2007

assemblea pubblica 30.11.2007

CONVOCAZIONE
ASSEMBLEA PUBBLICA

Tutti i cittadini di Falconara sono invitati a partecipare all’assemblea pubblica che si terrà:

Venerdì 30 novembre 2007

ore 21.00

presso il Centro Pergoli in p.zza Mazzini.

DISSESTO FINANZIARIO

uguale

DISSESTO SOCIALE?


Discuteremo e valuteremo, insieme ai consiglieri regionali di Falconara, le proposte avanzate con la petizione proposta dal parlamentino di Falconara.

Si rende essenziale la presenza di tutti coloro che si sentono coinvolti nei problemi sociali della città.

 
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