mercoledì 28 novembre 2007

assemblea pubblica 30.11.2007

CONVOCAZIONE
ASSEMBLEA PUBBLICA

Tutti i cittadini di Falconara sono invitati a partecipare all’assemblea pubblica che si terrà:

Venerdì 30 novembre 2007

ore 21.00

presso il Centro Pergoli in p.zza Mazzini.

DISSESTO FINANZIARIO

uguale

DISSESTO SOCIALE?


Discuteremo e valuteremo, insieme ai consiglieri regionali di Falconara, le proposte avanzate con la petizione proposta dal parlamentino di Falconara.

Si rende essenziale la presenza di tutti coloro che si sentono coinvolti nei problemi sociali della città.

lunedì 26 novembre 2007

Egregio Presidente della Regione Marche

LETTERA APERTA


Al Presidente della Regione Marche
Sig. Gian Mario Spacca

E p.c. Alla Presidente della Provincia di Ancona
Sig.ra Patrizia Casagrande

E p.c. Al Commissario prefettizio di Falconara M.
Dott. Mario Ruffo


Egregio Presidente della Regione Marche,

con questa nostra Le confermiamo l’urgente richiesta di un incontro, come anche sollecitato con la Petizione Popolare che stiamo attuando a Falconara M. in questi giorni.

A questa lettera aperta seguirà una richiesta ufficiale, ma la Sua inaspettata dichiarazione - appresa da un quotidiano locale - ci induce, fuor di polemica, a dover precisare la natura della richiesta di aiuto economico, sollecitata da moltissimi cittadini falconaresi e oggetto della Petizione.

Ci permetta, però, una precisazione che ci risulta difficile da evitare: nel confronto da Lei proposto con la città di Fabriano o qualsiasi altra città delle Marche non è difficile riconoscere che l’unico aeroporto delle Marche è a Falconara, che l’unica raffineria di petrolio è a Falconara, che in questa città c’è il nodo ferroviario più importante e invasivo delle Marche e che Falconara è l’unico Comune marchigiano ad avere l’intero territorio dichiarato Area a Elevato Rischio di Crisi Ambientale.

Pur non potendo sottacere la profonda differenza qualitativa ambientale ed esistenziale con tutte le altre città marchigiane, non è nostra intenzione polemizzare e attaccare Enti, Amministrazioni e/o partiti.

Le associazioni, i comitati e i singoli cittadini che animano l’esperienza democratica denominata “Parlamentino dei Falconaresi” vorrebbero contribuire a risolvere i problemi di Falconara, conoscendo e rispettando la Costituzione della Repubblica e usando gli strumenti della democrazia partecipata.

E’ anche per questo che aborriamo la logica secessionista dell’ "ognuno per sé e gli altri si arrangino" !

La richiesta della Petizione che le consegneremo e che gradiremmo discutere con Lei e la Giunta Regionale è, giustappunto, ispirata al senso di solidarietà di cui Lei parla nell’intervista sopraccitata, una solidarietà verso un pezzo di territorio della Regione Marche degradato per il peso industriale e infrastrutturale che sopporta e che, ci auguriamo, non sia ulteriormente accentuato.

Pertanto la domanda che i cittadini si sono posti è la seguente:

"Come si può evitare che l’EMERGENZA ECONOMICA DIVENTI EMERGENZA SOCIALE?".

Comprenderà perfettamente che i cittadini che si rivolgono con una Petizione al Sig. Presidente della Regione Marche sono tutt’altro che animati da sentimenti di antipolitica o disconoscimento delle regole della civile convivenza, della democrazia e della solidarietà.

E soprattutto comprenderà che rivolgersi all’Ente territoriale superiore significa riconoscerne l’imprescindibilità per evitare il pericolo sopraccitato.

E allora i cittadini si aspettano che la Regione Marche capisca che di fronte ad un’EMERGENZA come quella di Falconara deve esserci un incisivo intervento di sostegno per evitare che l’emergenza economica si trasformi in emergenza sociale a causa dell’alienazione di beni e strutture pubbliche necessari al mantenimento di una qualità della vita che si traduce in coesione e crescita sociale, sicurezza, solidarietà.

Noi crediamo, Egregio Presidente, che vendere scuole e centri di aggregazione per far costruire palazzi, mettere in pericolo la vita di tante associazioni di volontariato (dalla cultura all’arte, dalla difesa dell’ambiente all’assistenza dei più deboli), azzerare la vita sociale di una comunità nel gelo di un bilancio disastrato da amministratori incapaci, alla fine imbarbarirà i rapporti sociali perché obbligherà le persone a starsene da sole e ad arrangiarsi.

E allora sì che per i falconaresi verranno meno quei diritti fondamentali assicurati dalla Costituzione della Repubblica: favorire il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti ai vari livelli della vita civile e sociale e, nello stesso tempo, rimuovere gli ostacoli di ordine economico-sociale che possono ridurre la libertà e l’uguaglianza.

Ecco chi siamo, Sig. Presidente, una fetta di società falconarese fatta di cittadini, associazioni, comitati, famiglie ai quali la Costituzione riconosce il ruolo di “corpi intermedi non territoriali” i quali però, per mettere in pratica i principi della Carta Costituzionale, devono prima avere la possibilità di vivere per poi poter interagire con i “corpi intermedi territoriali” come la Regione Marche che Lei rappresenta.

Avvertiamo con nitidezza che l’annichilimento civile e sociale verso il quale scivolerà Falconara senza un sostegno economico della Regione Marche potrà realmente determinare una futura discriminazione di alcuni diritti fondamentali dei cittadini che si troveranno e continueranno a vivere in questa città delle Marche.

Rinnoviamo, pertanto, la richiesta di un incontro urgente con Lei e, con uguale tempestività, vorremmo poter incontrare la Presidente della Provincia di Ancona, Sig.ra Patrizia Casagrande, e il Commissario prefettizio, dott. Mario Ruffo.

Il Parlamento dei Cittadini Falconaresi

martedì 20 novembre 2007

petizione - 1 giorno

è partita questa mattina la petizione popolare delle associazioni, comitati e singoli cittadini riuniti nel Parlamento dei Cittadini falconaresi. In due ore raccolte oltre 500 adesioni!



petizione - per una vertenza Falconara

per scaricare il testo in formato pdf premi qui
puoi stamparlo (fronte e retro) e farlo firmare
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I SOTTOSCRITTI
CITTADINI FALCONARESI


RILEVATO che

  • 90 MILIONI DI EURO è l’ammontare del deficit finanziario accumulato dal Comune di Falconara in dieci anni di dissennata amministrazione e che la ricontrattazione dei mutui ha comportato il prolungamento a trenta anni dell’impegno alla estinzione del debito, che grava su ogni cittadino per circa 3.200 €,
RITENGONO che
  • Non è giusto che siano i cittadini di Falconara a farsi carico del risanamento di un deficit che ha precise responsabilità amministrative, che si è riverberato sui cittadini con un aumento della tassazione e la conseguente riduzione dei già scarsi servizi sociali, l’azzeramento della cultura, dello sport, della qualità ambientale, della sicurezza.

  • Non è pertanto giusto che Falconara M.ma sia costretta a vendere beni, spazi pubblici e strutture di pubblica utilità per “fare cassa”, snaturando la missione dell’Amministrazione pubblica, stravolgendo equilibri sociali ed urbanistici consolidati, favorendo la periferizzazione dell’intera città. Una tale prospettiva offende ed avvilisce la comunità locale perché è indegna di un paese civile.

  • Sia giusto che la Regione Marche riconosca economicamente a Falconara il peso della presenza della raffineria Api e del ruolo di nodo logistico (aeroporto, ferrovia, depuratore, viabilità stradale) che svolge. I cittadini di Falconara pagano con la loro salute, con la svalutazione dei loro beni immobili, con la compromissione del loro ambiente di vita, la disponibilità per tutta la Regione di carburanti, di elettricità, di infrastrutture. Questo servizio, questo sacrificio dei falconaresi, non è mai stato adeguatamente riconosciuto e ricompensato dalla comunità dei marchigiani.

CHIEDONO

  • Che la Regione Marche versi al Comune di Falconara parte delle tasse che incassa dalla raffineria API e una quota dei 25 milioni di Euro derivanti dalle accise sulla vendita dei prodotti petroliferi. Sono soldi che entrano nelle casse regionali grazie all’esistenza ed alla sofferenza di Falconara, che però non è adeguatamente ricompensata dal bilancio regionale. Dunque i cittadini chiedono alla Regione Marche di assicurare almeno 5 milioni all’anno di entrate correnti nelle casse comunali di Falconara M.ma, a partire dall’anno in corso;

  • alla Regione Marche di assicurare al Comune di Falconara il 10% dei finanziamenti previsti dai Fondi di Investimento del POR 2007-2013;

E’ un diritto di Falconara ed è un dovere della Regione Marche non appesantire ulteriormente il citato ruolo di servizio che la città svolge.


Per questi motivi i sottoscritti cittadini di Falconara M.ma sostengono la sopraccitata richiesta nei confronti del Presidente e della Giunta regionale delle Marche al quale chiedono un urgente incontro per definire le modalità di un adeguato sostegno finanziario al Comune di Falconara Marittima.
 
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